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Dal congresso europeo cardiologia, quelli saturi riducono ictus

Non sono i grassi i principali killer per il cuore ma i glucidi, cioè i carboidrati. Uno studio presentato a Barcellona nel corso del congresso europeo di cardiologia mette in discussione quanto indicato fino ora in tutte le linee guida di prevenzione della salute cardiaca e da decine di studi e documenti scientifici. Lo studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology), stato condotto dall’Università di Hamilton, in Ontario ed i risultati sono stati presentati oggi e pubblicati su Lancet. La riduzione dei grassi, secondo Mahshid Dehghan, ricercatrice del Population Health Research Institute della McMaster University, ”non migliorerebbe la salute delle persone”. I vantaggi arriverebbero invece riducendo i (altro…)

I ricercatori dell’Università della California – Los Angeles Health Services- hanno condotto lo studio sui topi e dimostrato che l’assunzione di integratori di creatina può rendere le attuali immunoterapie più efficaci. In un nuovo studio pubblicato sul Journal of Experimental Medicine, l’assunzione di creatina stimola le attività antitumorali delle cellule T CD8, chiamate anche cellule T killer. Queste cellule immunitarie trovano e distruggono le cellule infette che sono state trasformate in fabbriche che producono virus. (altro…)

Fare troppa attività fisica non fa bene. Questo vale non solo per chi si allena troppo spesso ma anche per chi fa troppo e troppo spesso oppure si allena troppo duramente troppo spesso. Solitamente gli atleti equiparano il concetto del superallenamento a quello dell’attività fisica troppo frequente o al fare troppo in ogni sessione, cosa che si accumula nel tempo e causa un peggioramento della funzione e dell’aspetto (per quelli preoccupati della composizione corporea e della massa muscolare complessiva). Lo stesso è applicabile all’intensità dell’allenamento e ciò è visibile dall’aspetto di un atleta: allenatevi troppo duramente troppo a lungo o troppo spesso, pur con giorni di recupero fra gli allenamenti, e alcune cose emergeranno: i muscoli cominciano a sgonfiarsi, diventa difficile allenarsi con gli stessi carichi e si sviluppa un affaticamento sistemico profondo che contribuisce alla letargia. Ciò non significa che si debba (altro…)

Cos’è la vitamina k2?

Fa parte del gruppo della vitamina k,  ma il nome scientifico è menachinone. Nel suo complicato, quanto indispensabile lavoro, ha bisogno di interagire con altre vitamine, come la vitamina A e  la vitamina D, che devono essere quindi assunte con la stessa regolarità.Serve a indirizzare il calcio nei tessuti in cui è necessario e lo elimina dalle pareti arteriose, prevenendo l’insorgenza di malattie cardiovascolari, demenza e ictus.In particolare entra in azione in un singolare fenomeno che gli esperti chiamano paradosso del calcioIl corpo umano reagisce negativamente sia agli eccessi di calcio che possono calcificare le pareti arteriose, sia agli stati di carenza che riducono la funzionalità delle ossa.La vitamina K2 (menachinone, MK) (VitK2) è un nutriente essenziale che fa parte del gruppo delle Vitamine K, conosciute fin dal 1929 per gli effetti sulla coagulazione del sangue   Negli ultimi anni, però, sempre più rilevanza ha assunto il potenziale ruolo della stessa nell’ambito delle patologie cardiovascolari (aterosclerosi) ed ossee (osteoporosi).Dal punto di vista funzionale essa gioca un ruolo fondamentale nell’omeostasi del calcio.Il macronutriente vitamina K2, noto anche come menaquinone, fa parte di un gruppo di vitamine K solubili nel grasso, che hanno una struttura chimica simile.

La vitamina K: (altro…)

Le vitamine  e i minerali sono  nutrienti chiave necessari affinché il corpo funzioni al meglio. Le carenze di alcune  vitamine  e minerali  possono causare malattie gravi e altri problemi di salute. La RDA (dose  giornaliera consigliata) è una linea guida, calcolata da esperti nutrizionisti per il governo USA, per il mantenimento di un’alimentazione corretta da parte di tutte le persone sane  negli  Stati Uniti. La RDA consiglia  una certa  quantità di ogni nutriente, che in pratica  è il minimo indispensabile per prevenire le malattie.
Questo va bene per  la persona nella media, ma per  chi svolge  attività  fisica e per gli atleti?  Le persone attive necessitano di quantità maggiori di alcuni nu- trienti come aiuto  nell’allenamento e per prevenire le malattie. Quindi,  chiameremo questo nuovo standard per gli atleti “la dose giornaliera consigliata per gli atleti”  (RDIA). Ricordatevi  che  un buon  prodotto  multivitaminico/multiminerale può  apportare quantità efficaci di gran  parte di questi nutrienti.
VITAMINE

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Secondo il dott. Joe Vinson, “Una tazza di 226 g di caffè con o senza caffeina contiene più antiossidanti che proteggono contro le malattie di una porzione normale di arance o mirtilli freschi”. In un articolo pubblicato sul numero di luglio 2007 di Bottom Line/Health, Vinson spiega che (altro…)

Vitamina C e cortisolo. Considerata il re dei nutrienti, la vitamina C è idrosolubile e non viene accumulata nel corpo. Studi recenti hanno mostrato che 1.000 mg possono ridurre l’indolenzimento muscolare e accelerare il recupero dopo l’allenamento.
La vitamina attenua anche gli effetti negativi dell’ormone dello stress cortisolo che, secondo gli studi, accelera la perdita di muscolo. Nelle situazioni stressanti, infatti, quest’ormone obbliga il corpo a disgregare i muscoli per fornire energia extra. Anche lo stress indotto dall’allenamento può aumentare il cortisolo e distruggere i muscoli. L’allenamento intenso crea molto cortisolo, quindi controllarne o minimizzarne gli effetti dovrebbe essere una priorità. Per aggravare le cose, l’aumento di cortisolo è anche associato a:

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metabolicaI primi studi su esseri umani, condotti principalmente su soggetti non allenati, hanno mostrato che l’HMB sembrava funzionare anche sugli uomini che praticavano allenamento con opposizione di resistenza. La sostanza è stata messa in commercio alla fine degli anni ’90, ma i risultati sono stati scarsi e, da allora, la maggior parte della comunità del bodybuilding ha considerato l’HMB un integratore costoso, ma inutile. Tuttavia, stranamente molti scienziati dell’alimentazione continuano a esaltarne le virtù. Infatti, i meccanismi suddetti indicherebbero che l’HMB è un integratore anabolico efficace. Una teoria sostiene che (altro…)

protein_powder_scooperLe proteine ​​del siero di latte sono uno dei due principali gruppi di proteine ​​che si trovano nel latte. Sono una fonte altamente digeribile di proteine.

Le proteine ​​del siero del latte sono utilizzate in un’ampia varietà di alimenti, tra cui il gelato, pane e latte artificiale. Le proteine ​​del siero di latte sono state utilizzate come ingrediente di prodotti sostitutivi del latte. Le proteine ​​del siero del latte sono anche un integratore dietetico popolare per migliorare la forza muscolare e la composizione corporea, la prevenzione di malattie cardiache, diabete e la perdita di massa ossea.Le proteine ​​del siero del latte possono aiutare nella prevenzione di alcune condizioni ereditarie, come ad esempio la tendenza a sviluppare allergie. Possono agire come soppressore dell’appetito e dare aiuto nel controllo della glicemia.

Prove mediche e studi scientifici (altro…)

omega-3-Qualche anno fa gli scienziati hanno scoperto che gli acidi grassi omega-3 fanno bene alla salute confrontando la dieta degli Inuit nativi con quella dei danesi. Rispetto ai danesi, gli Inuit mangiavano molto più pesce grasso, ricco di omega-3. I primi studi rivelarono che, in questo popolo, il tasso di malattie cardiovascolari era molto più basso. Secondo le ricerche la causa era proprio l’assunzione di un’alta dose di acidi grassi omega-3 derivanti dal pesce. Studi successivi hanno quindi dimostrato che gli omega-3 riducono i trigliceridi ematici, che sono un segnale delle malattie cardiovascolari e, cosa più importante, nel corpo essi esercitano effetti anti infiammatori potenti. Questo è fondamentale dato che ora sappiamo che (altro…)